Considerazioni post voto:
– Gli exit poll hanno beccato la previsione. Se ieri notte, alle 23, parlavano di M5S primo partito e centrodestra come prima coalizione, ora, dati alla mano, è tutto confermato.
– Hanno vinto le due forze che hanno fatto una vera opposizione al PD che da partito di governo partiva in condizione di svantaggio. Succede in una Regione o in un Comune e succede anche al governo del Paese.
– M5S è il primo partito d’Italia. Da solo prende oltre il 30% dei voti tra Camera e Senato. Se Salvini parla già da premier incaricato, Di Maio credo che farà lo stesso nella sua prima dichiarazione.
– Dopo 24 anni, cambia il leader del centrodestra: da Berlusconi a Matteo Salvini. Chi chiedeva le prrimarie per la leadership della coalizione ha avuto un risultato netto.
– Il PD si è fermato al famoso 40% delle Europee. Punto.
– Ai democratici è mancato un alleato al 10%, uno che potesse tirare la volata. Alla Camera l’accoppiata Bonino+Tabacci si è fermata al 2,5%, Insieme e Lorenzin all’1% in due. Poco, Troppo poco.
– La sinistra ha bisogno di una vera rivoluzione culturale. Ora più che mai.
– In Sardegna/1: con il 42,58% alla Camera e il 42,12% al Senato, M5S parte in testa nella sfida alle prossime regionali.
– In Sardegna/2: dopo la sconfitta di ieri, PD e centrodestra dovranno essere in grado di ripartire. La corsa sulle regionali si fa sui candidati del territorio ma i dati parlano chiaro
– In Sardegna/3: la Lega riparte dal 10,88%.; Liberi e Uguali di poco sopra il 3%; Autoderminazione chiude con una percentuale inferiore al 3%. Gli altri, N.P. non pervenuti.
P.S. Grazie a tutti quelli che hanno seguito le nostre cinque ore di diretta elettorale su RSE Radio Sant’Elena, Radio Kalaritana e Radio Golfo degli Angeli sia in radio che su facebook. Per i più coraggiosi trovate il video completo sulle pagine delle radio con le voci dei candidati e dei partiti (Puddu M5S e Solinas PsdAz) e dei colleghi giornalisti. Insieme – in radio – si vince.
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